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lunedì 4 luglio 2011

Carla De Angelis su Agave di Cinzia Marulli Ramadori

Pensieri su “AGAVE” di Cinzia Marulli Ramadori (LietoColle 2011)

                                                                                                                     
                         La parola scritta è per sempre e so che molti dei versi di Agave  resteranno incisi nella mente e nel cuore del lettore, che leggendoli entrerà  in contatto con la parte di se stesso che riguarda gli affetti e le emozioni che lo circondano.
                        Cinzia fa della vita quotidiana  poesia trasformando in versi il suo viaggio, il viaggio di ognuno e per questo ci riguarda, sceglie il ricordo per tracciare i passi della sua vita da figlia a mamma: “...Io anche fui figlia/di catene avvinta/e/ di te/ ora/figlio/sono madre”.

La poesia è libertà. Solo chi scrive può decidere cosa è importante “E' importante ciò che importa a noi, ci insegna a non dipendere dagli altri: in particolare da coloro che vogliono sempre spiegarci che cosa dobbiamo fare” così è scritto nel saggio “La poesia salva la vita “ di Donatella Biasutti. Per Cinzia è importante la famiglia al pari del mondo che si trova al di fuori, così accarezza ogni parola e scrive: “Si straziano i silenzi” dedicata a Peppino Impastato e a tutti i giovani che si sono ribellati alla mafia e alle loro madri.

Questa opera prima ha grandi meriti etici e letterari: “Penna antica/tra le mie mani/traditrice /a te affido/il compito/che più mi preme/e tu/sadica/ ti diverti/a imbrattare d'inchiostro/le pagine della mia vita” è un  fluire di stati d'animo  che convogliano in una unica aspirazione: amare/amore.

Roma, giugno 2011
Carla De Angelis

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