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giovedì 4 aprile 2013

Nota di lettura su "Appunti per una Leggenda" di Mario Meléndez


Autore: Mario Meléndez
Traduzione: Emilio Coco
Titolo dell’opera: Appunti per una leggenda
Editore: Rocinante Editores

pubblicato sulla rivista "I fiori del male" n.

Appunti per una leggenda” pubblicato dall’editore messicano Rocinante editores  è la prima opera di Mario Meléndez  tradotta mirabilmente in italiano da Emilio Coco.
In quest’opera, che poi è l’estratto di una più ampia, Mario Meléndez  ci accompagna in una dimensione altra, ci fa travalicare i confini geografici del nostro paese, della nostra cultura e ci porta in un paese famoso e sconosciuto allo stesso tempo. Ma il viaggio è straordinario perché non sono servite lunghe marce a piedi, l’aereo o navi robuste per attraversare l’oceano; l’unico mezzo di trasporto che ci concede l’autore è la sua parola poetica.  E l’itinerario scelto è la sua anima. Dunque le poesie di Mario Meléndez ci portano a conoscere il suo mondo passando attraverso il suo sguardo; ma questo mondo non è solo quello visibile: in esso si frantuma la crosta terrestre e si penetra in fondo come radici alla ricerca dell’acqua, si scava nel dolore, nella solitudine, si sconfigge perfino la morte e  proprio la morte è, per così dire, il personaggio principe; essa, nelle poesie di Mario, diviene materia, persona; è quasi un’ossessione, un pensiero fisso e costante che dimostra come il vissuto storico e personale possa incidere profondamente in ogni aspetto del nostro essere.  La poesia di Mario è un racconto, è così naturale che sembra il parlare di un amico caro, ma al contempo è così profonda che ci smuove dentro, ci pone a confronto con noi stessi, ci chiama a raccolta davanti al senso reale dell’esistenza.
Affascinanti sono le metafore utilizzate dall’autore, che ci riportano sempre alla natura, alla nostra terra nella sua purezza selvaggia; così troviamo di uccelli di “sangue nell’esilio”, o i vermi di “precauzioni dell’ultima ora” e di “l’ultima cena”.  Particolare è la poesia d’amore “Portami” dove l’immagine della donna, della terra, della patria e della madre si fondono tra di loro.

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