Cerca nel blog

sabato 2 aprile 2016

Lettera a Linda

Posto oggi a distanza di tempo questa lettera che mandai a una mia amica carissima alla vigilia di una grande prova che avrebbe determinato il suo vivere. 
La riposto oggi perché sento dentro di me la necessità intensa di esprimere a lei, alla mia amatissima amica Linda, la mia gratitudine. Perché il suo essere è un insegnamento di grande forza, di coraggio, di umanissima dolcezza. La posto oggi perché, dopo aver oltrepassato il varco dell'ignoto, ho ancora la gioia di poterla guardare negli occhi. 
Perché, sai Linda, se avessi avuto una figlia avrei voluto che fosse esattamente come te. 
                                                                                                                              2 aprile 2016

Pensavo al tempo.
Dimmi, Linda
dove si trova il perche?
C’è un luogo che nasconde tutti i misteri,
che conserva le motivazioni di certi eventi?
La vita – questa vita – è un miracolo sin dall’inizio.
Eppure io so, senza comprendere questo benedetto perché,
io so che arriverà il momento che tu
poserai di nuovo il piede a terra
quel piede sacro continuerà a percorrere il sentiero.
A te non sono state donate scarpe comode,
ma solo pelle, nuda e viva.
e col tempo, con il lungo strofinare al suolo callosa e forte.
Ma in te, questa forza che è necessaria,
che hai dovuto trovare senza poter scegliere,
t’illumina d’amore
e così
luminosa e dolcissima ti vedo camminare nel mondo
come sospesa sopra la banalità del normale.
Perché, perché io provo un amore così intenso verso di te?
un’ammirazione clamorosa!
Mi dilanio in questi giorni pensando e ripensando a cosa potrei fare
per aiutarti, per sollevarti dal tuo destino.
E l’impotenza è crudele e inquietante. Lacera nel nulla in cui ti lascia.
Perché è così, il nostro destino è solo nostro e solo noi possiamo viverlo.
In certi momenti siamo apparentemente soli, solo noi stessi con la nostra
anima – e il cuore che batte forte e lo stomaco stretto.
Ma c’è qualcosa di invisibile che non ha nome
come un abbraccio caldo a sostenerci,
non da fuori, ma dentro di noi.
Io credo che siano i nostri semi, quel grano sgranato
che ha seminato amore e bene nel campo della nostra esistenza.
E ogni pianta sorta
gialla e solare, è una preghiera. E non ci sarà dolore, alcun dolore
che possa fronteggiare il coro santissimo che ti circonderà.
perché questo coro è fatto di mille  e mille voci
perché dall’amore nasce amore e di questo amore, il nostro, tu sei avvolta.
E’ l’attesa il dolore più grande
fino a quel momento in cui una flebo dona il sonno. Dopo. Il risveglio. E quel peso enorme, inaudito, non esiste più.
Ce la farai Linda, ce la farai! Guarda a testa alta il tuo futuro e sii orgogliosa di te, meravigliosa, meravigliosa donna vera.


                                                                                            Lunedì 7 settembre 2015
                                                                             Sono un’umile voce del tuo coro d’amore.

                                                                                                         la tua cinzia

Nessun commento:

Posta un commento